Emergenza coronavirus in Italia, cosa cambia con il nuovo dpcm: le regole e le raccomandazioni del governo per contenere la diffusione del Covid-19.
Coronavirus in Italia, cosa cambia alla luce del nuovo dpcm. Il 25 ottobre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il nuovo dpcm valido dal 26 ottobre al prossimo 24 novembre. La stretta, preannunciata nei giorni precedenti, è arrivata. Andiamo a vedere cosa cambia alla luce delle nuove regole.
Emergenza coronavirus in Italia, cosa cambia con il nuovo dpcm
Il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio cambia in maniera significativa le abitudini degli italiani, con nuove restrizioni con le quali dovremo fare i conti fino alla metà del mese di novembre.
Chiusura dei locali alle 18
La prima differenza sostanziale è che di fatto diremo addio a cene fuori e aperitivi con gli amici. Almeno fino al 24 novembre. Il dpcm dispone infatti la chiusura di locali e ristoranti alle ore 18. Resta consentita la consegna a domicilio e resta consentita la ristorazione con asporto ma con divieto di consumare cibi e bevande sul posto o nelle adiacenze.
Cinema, teatri, sale giochi e sale bingo
Chiudono cinema, teatri, sale giochi e sale bingo. Chiudono i battenti anche i parchi tematici e i parchi divertimento.
Palestre, piscine e sport
Chiudono anche le palestre e le piscine. Giù le serrande anche per centri benessere e centri termali. Sarà possibile svolgere attività fisica all’aperto osservando le norme vigenti.
Per quanto riguarda la sport si fermano tutte le attività di contatto ad eccezione delle attività a livello professionistico di interesse nazionale. Gli impianti sciistici possono essere utilizzati solo dai professionisti per gli allenamenti e dagli amatori, a patto che rispettino le linee guida di Regioni e Cts per evitare assembramenti.
La didattica a distanza per le scuole
Cambiano le regole anche per le scuole superiori, dove di rafforza la didattica a distanza fino al 75%.
I mezzi pubblici
Per quanto riguarda gli spostamenti, il governo consiglia di non spostarsi se non per motivi di necessità.
Stop alle feste
Vietate le feste – sia al chiuso che all’aperto – legate alle cerimonie civili e religiose.
Le raccomandazioni per le abitazioni private
Per quanto riguarda le abitazioni private si raccomanda di non ricevere persone non conviventi.
Di seguito il video della conferenza stampa del Premier Conte.